Lettera don Gianni
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Parrocchia
Sacro Cuore di Gesù - Ladispoli
Cari amici
ed amiche,
se dovessi dire il sentimento che ho provato di più, in questo tempo di Covid, direi che ho immaginato che fossimo sulla barca in tempesta.
Cosi che ho sentito come compito quello di portare la barca a riva.
Tra un'onda e l'altra
l'equilibrio è stato mosso, la rotta a volte incerta, ma mi pare che almeno ora abbiamo attraversato il mare e ci stiamo avvicinando al
porto.
Grazie per l’aiuto e la santa pazienza, ora invochiamo
Santo Domingo.
Vorrei darvi un segno minimo della spiritualità che
mi ha formato quella di Nazareth, per dirvi ancora
"avanti".
Tu barca, io vento.
Per quanto tesa, la vela da
sola non basta per far avanzare la barca. Occorre il vento.
Se però la vela non è tesa,
anche il vento più favorevole non farà nulla. E poi c'è il timone per tenere la
rotta.
Ma nemmeno il timone da solo
basta.
Navigare è un gioco di alleanza
tra vento, vela e timone.
Io Sono l’ossigeno della
tua esistenza.
Accoglimi senza barriere e
resistenze.
Sciolgo le cime che ti legano
agli attracchi del tuo piccolo mondo.
E ti dono lo slancio per
navigare in nuovi mari.
Se diventerai permeabile al mio
soffio, riuscirai nella difficile impresa della libertà.
Se ti affiderai a mé, ti
difenderò dai pirati che vogliono toglierti i tesori della vita.
Chiamami! Bastano queste
semplici parole: <<Vieni, Santo Spirito, raddrizza in me ciò che è rigido
e regalami i tuoi santi doni>>.
Io Sono sempre con te.Non
essere tu da un'altra parte