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Ritiro Gruppo IPAD 4-6 Giugno 2021
"STARE INSIEME NELLA PAROLA"
"STARE INSIEME NELLA PAROLA"
(Articolo scritto dai ragazzi IPAD)
Un canto di qualche anno fa dei Gen rosso recitava così: "C'è bisogno di fermarsi, c'è bisogno di aspettare, c'è bisogno di una mano per poter ricominciare. C'è bisogno di domani, c'è bisogno di futuro. C'è bisogno di ragazzi che sono al di là del muro". E' probabilmente questa strofa che, meglio di molte altre parole, riassume il nostro percorso di gruppo Ipad in questo intenso e stravagante anno pastorale. Davanti ad un mondo fermo, spaventato, avevamo tutti bisogno di quella mano tesa per poter ricominciare, di quello sguardo speranzoso che ci permettesse di guardare ad un Oltre nascosto, di pronunciare un timido ma coraggioso "a domani".
La ripresa degli incontri in presenza ci ha donato la possibilità di riaccendere, occhi negli occhi i motori del cuore e vivere tante e nuove avventure di Grazia. Il grande entusiasmo si è presto trasformato in impegno attivo e concreto. Le ristrettezze hanno fatto maturare in voi un gran desiderio di fare e di fare soprattutto per gli altri, così ciascuno ha deciso di donarsi in diversi servizi, che più rappresentassero il vostro voler dire "ci siamo". Catechesi, servizio all'altare, Caritas parrocchiale, Caritas diocesana; ognuno si è impegnato laddove si sentiva più se stesso, scoprendo la Bellezza del darsi senza pretendere nulla in cambio.
Grazie ragazzi per essere stati quei "ragazzi che sono al di là del muro", costruito dall'indifferenza e dalla noncuranza.
Grazie ragazzi, siete stati e siete ciò di cui c'è più bisogno!
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La Parola di Dio ci permette di toccare con mano la vicinanza del Signore, è l'antidoto alla paura di restare soli di fronte alla vita. Il Signore, infatti, attraverso la sua Parola consola, cioè sta con chi è solo.
Parlandoci, ci ricorda che siamo nel Suo cuore; preziosi ai Suoi occhi, custoditi nelle palme delle Sue mani. La Parola di Dio infonde questa pace, ma non lascia in pace. È Parola di consolazione, ma anche di conversione. «Convertitevi», dice infatti Gesù subito dopo aver proclamato la vicinanza di Dio. Perché con la Sua vicinanza è finito il tempo in cui si prendono le distanze da Dio e dagli altri, è finito il tempo in cui ciascuno pensa a sé e va avanti per conto proprio. Questo non è cristiano, perché chi fa esperienza della vicinanza di Dio non può distanziare il prossimo, non può allontanarlo nell'indifferenza. In questo senso, chi frequenta la Parola di Dio riceve dei salutari ribaltamenti esistenziali, scopre che la vita non è il tempo per guardarsi dagli altri e proteggere se stessi, ma l'occasione per andare incontro agli altri nel nome del Dio vicino.
Non rinunciamo alla Parola di Dio! È la lettera d'amore scritta per noi da Colui che ci conosce come nessun altro: leggendola, sentiamo nuovamente la Sua voce, scorgiamo il Suo volto, riceviamo il Suo Spirito. La Parola ci fa vicini a Dio: non teniamola lontana, così che tra tante parole che arrivano alle nostre orecchie giunga al cuore qualche versetto della Parola di Dio. Per fare questo, chiediamo al Signore la forza di spegnere la televisione e di aprire la Bibbia; di chiudere il cellulare e di aprire il Vangelo.
Papa Francesco