Galleria EV - Parrocchia Sacro Cuore

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DIO CHIAMA ALLA VITA CONSACRATA

Domenica 22 febbraio 2015: una giornata stupenda ha offerto Don Giuseppe Colaci con la sua comunità parrocchiale del “Sacro Cuore” alle religiose Missionarie Figlie del Calvario che, come ha detto lui stesso nel saluto iniziale, fin dagli inizi hanno accolto, sostenuto e appoggiato questa comunità nascente nella zona periferica di Ladispoli di allora. Ha fatto poi memoria delle prime tre sorelle, un trio vincente: sr Maddalena, sr Agnesina, sr Rosanna. 
GRAZIE è stata la parola d’ordine che ha risuonato per l’intera giornata.
Una Celebrazione Eucaristica ben preparata con la presenza di Sua Ecc.za Mons. Gino Reali, Vescovo della Diocesi, ha aperto la giornata nella I Domenica di Quaresima.
Le sue parole hanno posto l’accento sul progetto di Dio che da sempre è progetto d’Amore, d’Amore alla vita. il Vescovo, commentando la prima Lettura tratta dalla Genesi (9, 8-15) , ha sottolineato il desiderio di Dio di cercare sempre l’uomo: l’arcobaleno è il segno di questa Alleanza. Dio chiama alla vita, come sussurra il progetto parrocchiale. Sempre Dio ha trovato, trova e troverà anime dal cuore aperto alla sua voce. 
È a noi tutti cristiani che dà la vita nell’acqua, acqua del Battesimo, evidenziata dal Vescovo, in riferimento al testo della seconda Lettura (1Pt 3, 18-22) perché Dio aspetta pazientemente i nostri tempi. 
Nel Vangelo di Marco 1,12-15 troviamo Gesù sospinto nel deserto. Molto bello questo commento del Vescovo: ciò che potrebbe sembrare una fuga di Gesù, è invece oggi un vero ingresso del Signore stesso nei deserti dell’umanità per poterli riempire della sua Parola.
Sua Eccellenza ha incoraggiato le suore presenti ad essere animate da questo desiderio; a loro ha rivolto il ringraziamento per questa presenza viva nella parrocchia. “Siete chiamate a portare un messaggio di speranza come l’arcobaleno. Una testimonianza che riconosca Dio come il Signore della propria vita. Una conversione del cuore e della condotta a cui siamo chiamati tutti in questo periodo particolare dell’Anno liturgico. Dal vostro carisma che rimanda tutti noi sul Calvario dove
vediamo Gesù e pochissime persone tra cui sua Madre: sia un invito ad essere in mezzo alla gente, accanto a loro. Possiate, come Maria, Madre della Chiesa, rimanere accanto alle croci della gente” sono state le sue testuali parole.
Sr Norma, prima di concludere la Celebrazione, ha offerto la sua testimonianza: Dio, attraverso la sua missione di infermiera, le ha fatto capire che non era sufficiente curare i corpi, ma che le persone hanno bisogni più profondi. Dopo un ricchissimo pranzo offerto dalla parrocchia, le religiose hanno offerto un’ora di animazione tra balli di gruppo e giochi divertenti. 
Al termine, ci siamo ritrovati nel salone per ascoltare la catechesi di Don Giorgio Woodall sulla vita consacrata. Era presente anche sr Loredana Abate segretaria USMI, accompagnata da due sue consorelle delle Figlie della Chiesa.
Don Giorgio, professore universitario e collaboratore della comunità in festa, ha posto l’accento su due note essenziali della vita consacrata: la preghiera e i consigli evangelici.
Premesso che la consacrazione religiosa è vocazione d’Amore e di un amore totale, con tutta l’esistenza dove si dà il cuore e un cuore indiviso, ha sottolineato che la preghiera aiuta a santificare ogni ora della giornata per la santificazione del mondo.
I consigli evangelici non sono restrizioni della persona, ma un impegno di risposta a Cristo. È uno stile diverso di vita che ha le sue difficoltà, ma che è possibile vivere.
Quindi ci sono stati interventi per chiedere spiegazioni, fare sottolineature o comunicare esperienze delle diverse vocazioni: sacerdotale, diaconale e sulle diversità all’interno della stessa vita consacrata.
A conclusione della giornata la preghiera del vespro, cui è seguito un piccolo break con i saluti finali tra le religiose e le persone della parrocchia.
È stata una giornata davvero speciale, di festa che ha inneggiato alla vita e ad una vita pienamente vissuta in vari modi.
Al parroco e alla comunità parrocchiale il nostro GRAZIE perché negli anni hanno saputo offrire una famiglia alle tante giovani che, lasciando la propria Nazione, hanno trovato a Ladispoli accoglienza e calore umano. Fra loro hanno intrapreso i primi passi della vita consacrata nella nostra Famiglia religiosa.


Scritto da Suore Missionarie Figlie del Calvario



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